domenica 21 giugno 2009

Si riparte verso El Salvador

Don Mario e la Moglie Micaela, responsabili del Centro MonteCristo

Sono passate tre settimane da quando ho iniziato l'esperienza al centro MonteCristo.
Il tempo e' volato via senza che me ne sia reso conto e l'esperienza e' stata fantastica!!
Non ho avuto modo di partecipare a fondo nell'educazione dei ragazzi, ovviamente per far questo serve vivere per periodi lunghi a contatto con i giovani e fondersi a pieno nella realta' quotidiana, pero' il breve periodo e' stato intenso e alla fine mi ha permesso di entrare in piena confidenza un po' con tutti.
La famiglia che mi ha ospitata(che gestisce il centro) e' stata per questi giorni la MIA famiglia, mi hanno accolto e trattato come fossi uno di loro da sempre e questo ha sicuramente agevolato il servizio e il tempo speso a sorridere scherzare giocare e crescere con questi semplici ragazzi delle zone rurali, figli di campesini e di un passato storico per nulla facile, fatto di persecuzioni guerriglie e mancanza assoluta del rispetto umano per decenni.
La sensazione che piu' mi ha affascinato e' stata la gioia con cui i raqgazzi vivono le loro giornate scolastiche, il senso di rispetto e la condivisione dei forti valori che vengono trasmessi e' colta a pieno da tutti "Los Patocos" (i ragazzi in guatemalteco).
Approfondendo ongni giorno di piu' le diverse realta' di ogni singolo individuo mi sono reso conto di come grande e vario sia il disagio sociale, ogni immaginazione e' nulla al confronto con la realta'.
Alcune storie sono davvero difficili da accettare e da credere, padri che abusano costantemente dei figli, famiglie che superano normalmente le 10 unita' e che ovviamente non riescono a sfamare tutti, donne che gia' a trentanni non hanno piu' nessuna parvenza di donna a causa degli innumerevoli parti e della assurda condizione in cui ancora vivono, famiglie che normalmente vengono abbandonate dai padri, perche' emigrano in cerca di lavoro negli U.S.A. o semplicemente perche' ogni paio di anni cambiano "Donna" e iniziano a distruggere un altra vita..per non parlare poi del rischio HIV che sta logorando silenziosamente le aree rurali a causa della disinformazione e dell'inesistente prevenzione....Molti giovani sono costretti a dover lavorare forzati da padri alcolizzati e spesso violenti!!
La cosa triste e' che non sono casi isolati che raramente vengono a galla ma una costante delle aree piu' umili e in cui lo stato fa molto poco per migliorarne la condizione.
Ancora oggi, dopo i trattati del '96 per i diritti umani per le popolazioni rurali e quindi indigene, queste persone sono emarginate e prive di quasi ogni diritto, sia quello scolastico sanitario o semplicemente il diritto di vivere..
Le aldee interessate nel progetto sono tutte vicinissime alla capitale regionale di Chimaltenango, quindi relativamente vicine alla parte piu' sviluppata della nazione, e vivono in condizioni estreme, immagino con tristezza che nei piccoli villaggi piu' isolati il tutto e' molto piu' esasperato!!
Adesso inizio nuovamente il mio cammino in bici, per i prossimi 15 giorni mi spostero' verso sud, passero' El Salvador e Honduras per giungere in Nicaragua dove spero di poter fare una nuova esperienza di servizio....
Vado via con la conferma che l'educazione e l'informazione sono fondamentali per creare un futuro migliore, non parlo dell'educazione come io l'ho conosciuta, finalizzata a creare barriere e limiti tra chi e' da 8 e chi da 5 o tra chi puo' pagarla e chi no, parlo di un educazione fondata nel rispetto verso il prossimo e nella trasmissione di valori profondi di pace e amore che ci avvicinano e che permettono alle future generazioni di crescere e di essere capaci di scegliere il loro destino.
Educazione che non e' fondata sulle manipolazioni che il potere giornalmente fa' e disfa' a suo piacimento bensi su cio' che deve essere il vivere assieme nelle diversita' e nell'integrazione culturale, sociale, ideologica o religiosa!!

Il sorriso e la gioia di questi giorni mi accompegnaranno a lungo e cammineranno con me e con le mie convinzioni di vedere un giorno un mondo un po' migliore di quello che pochi potenti stanno creando...grazie Famiglia Cardenas, grazie patocos tutti, grazie Centro MonteCristo!!

La strada


"Come è strano essere lontani da <>
quando la distanza è un intero continente
e non sai neanche più dove sia la casa tua
e la <> che ti resta è quella che hai in testa."
J. Kerouac