mercoledì 23 giugno 2010

Venezuela giunge quasi al termine….



Rieccomi a scrivere nel Blog piu’ aggiornato del web….almeno secondo quanto dice Monica(la dolce giornalista,nella foto, della voce d’italia, periódico italiano in Caracas che mi ha dedicato un bell’articolo e permesso di conoscere questa splendida persona e parte del suo mondo)!!

Ovviamente la mia pigrizia nello scrivere e’ seconda solo a qualche leggendario “cani badduzza” del mio vecchio clan del “Nicolosi 1”…qualcuno non se la prenda a male.

Questa volta ho una mezza scusante, in questo periodo infatti ho dedicato un po’ di tempo, per me tantissimo, a scrivere per il prossimo evento di “Peace zone” ed editare le foto scelte per lo stesso...il che per me e’ come andare sulla luna o poco giu’ di li.

Adesso scrivo da Santa Elena de Uairen, ultimo paesino prima della frontiera Brasiliana nel lo stato di Roraima. Questo posto si trova nel parco naturale di Canaima meglio conosciuto come “Gran Sabana”…ma andiamo con ordine.

Sono passati 3 mesi da quando sono entrato in Venezuela. Nazione tanto criticata all’estero e bersagliata dall’informazione internazionale per via del suo governo e del Comandante Chavez, se poi pensate che venivo dalla Colombia che e’ in constante disaccordo con le politiche venezuelane potete immaginare il tipo di informazione che giungeva. Ad essere sincero sono pochini i posti per i quali le mie aspettative siano chissa’ quali, da sempre e ancor di piu’ con il tempo, ho accolto la nuova nazione o la nuova esperienza come una pagina ancora da scrivere e senza grandi aspettative ne Grossi pregiudizi, forse la prossima tappa, l’amazzonia e’ una delle poche che ho sempre sognato e di cui ho una mia immagine che puo’ giocare qualche brutto scherzo. Nonostante tutto, pero’, del Venezuela le notizie che giungevano erano quasi sempre grigie e fatte di violenza, mancanza di liberta’ e di regime político sociale che stava distruggendo una nazione considerata in passato una fonte di ricchezza….quindi in un certo senso anche l’idea che cercava di essere imparziale si era sporcata. Come invece (dentro di me sospettavo) speravo la realta’ e’ completamente differente.

Potrei stare ore ed ore a scrivere su questa meravigliosa nazione, di fatto se qualche giorno dovessi davvero decidere di scrivere sul mio vagamondare, sono sicuro che una fetta enorme andrebbe a questa terra alla sua incredibile gente e a quello che in soli tre mesi ho vissuto.

In questo contesto mi limitero’ ad accennare i momenti piu’ significativi e a dare il giusto valore a due tre ricordi che rimarranno scolpiti dentro di me.

La cosa piu’ incredibile del Venezuela sono i venezuelani e il loro senso di ospitalita’, il venezuelano e’ di gran lunga il popolo con il cuore piu’ grande che io abbia conosciuto, sara’ stata fortuna sara stato chissa’ che, pero’ non mi era mai successo che giornalmente, e non esagero, qualcuno mi fermasse e mi invitasse a mangiare a bere o mi aiutasse sotto qualsiasi aspetto, ogni sacro santo giorno ho conosciuto decine di persone che mi hanno dato una mano, di questi 3 mesi potrei raccontare mille occasioni in cui questo e’ successo, tutte le stazioni dei vigili del fuoco, che quasi ogni notte mi hanno ospitato, i moduli di polizia per strada, la famiglia Crispi nella settimana santa che mi ha ospitato gratuitamente a casa sua, il colonello(disertore) enrique che mi ha ospitato in una mega struttura di lusso, il “Vaquero” Piña che mi ha ospitato nella sua fattoria, il Maracucho di Los Teques, la famiglia di Brayan che mi ha accolto in casa sua per 3 settimane, l’ambasciata italiana, il centro scolastico nuestra signora di pompei, Oscar del negozio di bici che mi ha regalato tutti iricambi che la bici necessitava…Rivelino che poi ha deciso di unirsi e fare la sua prima esperienza in bici con il quale ho viaggiato per 2 settimane, Jonathan da dove adesso scrivo , che mi sta ospitando e sicuramente mi sto dimenticando un centianio di altre persone che mi hanno fermato giornalemnte e con ogni mezzo hanno provato ad essermi d’aiuto, e sono stati di enorme aiuto…perche’ il Venezuela e’ carissimo, di fatto dopo canada e stati uniti e’ il posto di gran lunga piu’ caro….solo possedendo euro o dallaro, per via della proibizione e del mercato nero, la cosa diventa fattibile, altrimenti e’ impossibile stare molto tempo senza dissanguarsi….

Comunque sia, la gente venezuelana e’ incredibile…una su tutte, che e’ poi uno di quei ricordi che da solo da un senso a tutto il viaggio: pochi giorni dopo aver iniziato il cammino con Rivelino, da Puerto Ordaz nello stato di Bolivar verso la gran sabana e quindi la frontiera, sulla strada capita di fermarci a fianco di una piccola fattoria, rivelino si ferma un po’ prima per necessita’ fisiologiche mentre io mi avvicino a dei contadini che stavano preparando una pozza per conservare l’acqua piovana, appena mi vedono mi invitano a scendere e bere della cocacola, gli dico che a me non piace e le figlie vanno a prendere dell’acqua, intanto arriva Rivelino e si avvicina anche lui, ancora spaesato e spesso un po’ distante e sfiduciato(típico dei venezuelani che vivono con il costatnte terrore che qualcuno li rubi li assalti o gli voglia giocare un brutto scherzo)…la famiglia e’ umilissima, proviene dalla zona dei Llanos parte centro-sud del Venezuela famosa per gli allevatori le sue estese lagune il gran numero di volatili che le vivono e la classica “música de los llanos”. Sono dei fratelli che si sono trasferiti per via delle ricche miniere di oro della zona e che da tempo ormai hanno abbandonato e che adesso vivono del poco che la terra gli offre, la fattoria e’ meglio descriverla come due tre casette, stile favelas, in cui vivono in parecchi. Dall’acqua il signor Rafael, propietario e capo famiglia ci invita a sederci per riposare un attimo e ci offre un caffe’, da li parliamo un po’ e ci racconta la sua di storia ed e’ curioso di sapere la nostra, stiamo una buona mezz’ora parlando ridendo e ad un certo punto dalla cucina arriva la nipote (una bellissima ragazza dai tratti tipici dei “mestizi”, con il colore della pelle mulatto chiaro e degli occhi indigeni) con quattro pani caldi ripieni di tonno e burro, sono quasi sicuro e mi giocherei anche tanto e di molto caro che quei quattro pani sono venuti a mancare a qualcuno dei tanti membri della famiglia poche ore dopo. Con gratitudine e un po’ di imbarazzo accettiamo e dopo dell’altro caffe’ e un momento bellissimo passato assieme decidiamo di metterci in cammino, prima di farlo ci facciamo un paio di foto, tra imbarazzi femminili e burle dei giovani nipoti, giusto quando li ringraziamo e ci salutiamo per andaré via, Rafael e il fratello piu’ piccolo ricambiano i saluti “chiedendoci SCUSA” una serie di volte…io non ho saputo cosa dire o fare, ancora adesso mi viene la pelle d’oca ripensando a questo momento, sorpreso lo guardo e gli dico, come se avessi sentito male e sorridendo, scusa per cosa se devo dirti grazie mille volte per avermi invitato a sedere a casa tua, dato parte del tuo pasto e avermi raccontato della tua vita fidandoti di me ciecamente senza neanche conoscermi?? (Rafael e parte della famiglia poco prima di chiederci scusa... incredibile)

Non mi era mai successo di vivere questa sensazione in maniera cosi forte, sempre ho sostenuto che chi meno possiede e’ chi con piu’ facilita’ condivide e offre…pero’ sentirmi chieder scusa per non avermi potuto offrire quello che io meritavo quando qualcuno mi ha dato il cibo che non ha…mi ha davvero fatto sentiré piccolo e con molto da apprendere ancora! Fosse anche l’ultimo dei ricordi belli che avro’ da qui alla fine dell’avventura, gia’ il viaggio mi ha dato piu’ di quanto sognassi al suo inizio. Avere la fortuna di conocere persone con un animo cosi puro semplice sano e vero non ha assolutamente paragone con niente altro.

La stessa famiglia in cui adesso sono ospite, e’ dimostrazione assoluta di ospitalita’ e amore gratuito in cambio di niente.

In questi mesi gli unici momenti grigi sono stati il Dengue, contratto a Caracas, la perdita della mia vecchia agenda indiana e le mie scarpe da bici sparite nel nulla, il giorno dopo essere arrivato qui a Santa Elena de Uairen, qualche nativo, unici vicini, ha sicuramente scambiato le mie scarpe da bici per scarpe da calcio e assieme ad un pallone che si trovava li vicino ha pensato di prenderle in prestito continuato…calzettine sporche incluse!! Morale: da due settimane aspetto che ne arrivi un paio dall’italia e la famiglia di Jonathan mi ha aperto le porte di casa sua fino ad oggi con amore e scambio continuo.

Le cose credo non succedano mai per caso, e sempre si tratta di qull’equilibrio presente in ogni aspetto della vita…grazie a questa permanenza ho conosciuto la ex moglie di Jonathan, responsabile dell’intera area della gran sabana (quanto la Sicilia piu’ o meno) del settore scolastico per le prescolares (l’asili e pre elementari) per i villaggi indigeni e con lei abbiamo iniziato a parlare su di un possibile progetto nell’area di sviluppo sociale, a riguardo del medioambiente e delle problematiche dell’area associate alla minería e alle difficolta’ che questa realta’ porta con se….vedremo come andra’ il tutto…

Ie scarpe sono arrivate lunedi, aspetto ancora fino al sabato cosi che potro' chiamare per l'esposizione e provare a partecipare all'evento Peace Zone, rinnovo l'invito a tutti… dalla prossima settmana il grande polmone della terra…Amazzonia arrivo!!

sabato 20 marzo 2010

lascio, per il momento, il messaggio contro la violenza alle donne

La vita e’ bella

Da dove cominciare?? Provo a non fare confusione e non creare una gelatina di idee e stati d’animo agitati.

La vita e’ bella, film bellissimo del grande Roberto, inutile stare a raccontare i vari messaggi e la storia, semplicemente pensando a come in un momento buio dell’ umanita’, forse il piu’ orrendo, si possa raccontare una storia di amore e si possa lasciare un messaggio di felicita’ e di gratitudine verso il grandissimo ed único dono che e’ la vita mi fermo un attimo a pensare su me stesso sulla mia di vita e sul momento difficile che ho attraversato in questo ultimo periodo. La vita e' bella!! molto di piu' bellissima!!!

La vita e’ bella, l’ho sempre pensato lo penso tutt’ora e credo sempre sara’ cosi, poche sono le cose i momenti o le emozioni che posso paragonare alla gioia e alla gratitudine che ho verso questo splendido dono e alla fortuna che ho avuto per vivere la vita come ho fatto.

La vita e’ bella sempre e’ comunque.

Gia’ una volta scrissi a propósito di una persona per me particolare e lo feci in tutta naturalezza desnudando il mio pensiero, in molti si chiesero il perche’ di tanta sincerita’ e la ragione per cui racconti le mie cose cosi, forse oggi in molti si chiederanno lo stesso, come allora oggi le stesse ragioni mi spingono a farlo, la coerenza, con me stesso e con quello che penso dico faccio e vivo, non mi ha mai fatto nascondere quello che sono, nel bene en el male, non ho mai avuto problema a mostrare i miei difetti, le mie esasperazioni i miei credi che spesso mi fanno inalberare e alzari i toni, non ho mai nascosto i miei sogni le mie delusioni le mie scottature e allo stesso modo non ho mai nascosto le mie virtu’ le mie gioie, non ho mai cercato di nascondere le mie arroganze presunzioni e non ho mai nascosto la mia umilta’ in altri aspetti o la mia ignoranza. Non ho mai nascosto il mio amore, anzi credo che sia bellissimo condividerlo con gli altri come con i sogni, mostrare che esiste e che si possano realizzare.

Per cui perche’ farlo adesso? In un modo o un altro ho iniziato un cammino che per molte persone sembra essere importante e magari a qualcuno ha lasciato quella scintilla nel cuore di speranza di avventura di voglia di volare, pero’ allo stesso tempo nel cammino che ho scelto ci sono anche altri aspetti che da fuori sembrano inesistenti, ci sono mementi di difficolta’ momenti in cui metti in discussione tutto e tutti e quindi cosi come condivido in parte i momento belli mi sento di farlo anche per quelli meno belli. In fondo anche questo fa parte dell’essere coerenti e del mio modo di mostrarmi per quello che sono in tutto.

Avrei voluto scrivere da tempo nel blog, pero’ non l’ho fatto perche’ e’ da un periodo piu’ o meno breve che il momento di difficolta’ e di confusione che temevo potesse arrivare in un cammino cosi largo da solo e’ arrivato ed e’ stato piu’ difficile di quanto potessi mai immaginare, viverlo e superarlo!!

La sensazione che mi ha dato questo viaggio fino ad oggi e’ stata un po’ come se stessi viaggiando alla velocita’ della luce, mentre dentro la nave il tempo continuasse lento a scorrere, o meglio come se tutto fuori di me, la strada il paesaggio le stagioni la natura, vivesse la sua normalita’ al ritmo lento e constante della vita mentre dentro di me, le emozioni gli incontri gli odori le sensazioni belle e quelle meno belle, hanno viaggiato alla velocita’ della luce, come se ogni attimo tutto fosse esasperato tutto fosse al limite, come se tutti i sensi riuscissero a percepire in maniera amplificata ogni realta’. Tutto questo, rasenta spesso la follia, quella sana, quella che a mio avviso permette la continua evoluzione dell’uomo, la crescita la scoperta di se stessi e di tutto quello che tocchiamo e ci coinvolge.

Ecco, forse grazie a questa percezione amplificata, questo ultimo periodo di difficolta’ mi e’ apparso anch’esso estremo, difficile da superare, se non impossibile in certi momenti, pero’ oggi dopo aver ripreso a pedalare e dopo piu’ di un mese di continua messa in discussione di tutto me stesso sento che va molto meglio e per questo ho ritrovato la voglia di camminare prima di tutto e poi la “gana” di scrivere un po’!!

Lo faccio con una presa di coscienza abastanza difficile da digeriré, lascio da oggi il mio messaggio “contro la violenza alle donne e quindi contro il maschilismo”!!

Difficile da digeriré perche’ ci credo fermamente in questo aspetto della vita, mi sono sempre definito femminista, nel vero senso del termine, cioe’ pensando che le donne sono in molti aspetti piu’ complete mature sagge e complete dell’uomo nell’affrontare e vivere la vita, diciamo che ho sempre sostenuto che la uguaglianza di genere esiste in quasi tutto, pero’ il semplice fatto che la donna possa dare al mondo una creatura e quindi essere testimone del dono della vita, la metta su un piano di coscienza consapevolezza e di amore verso la vita di gran lunga privilegiato e migliore rispetto a qualsiasi uomo.

Pero’ poi devo prendere atto con la mia di vita, e fermandomi un attimo a vedere cosa ho lasciato dietro il mio cammino devo per forza mettermi in discussione. Guardando la relazione che ho con le persone che ho amato con tutto me stesso, una ormai parte del mio passato in tutto, l’altra presente e di cui sono infinitamente grato alla vita di avermela fatta incontrare, e vedendo che entrambe mi hanno tolto la parola e in un certo modo si sono disinnamorate di me a causa di comportamenti ed azioni mie, ci sara’ in fondo una grossa responsabilita’ sul mio modo di essere e su come quando amo qualc’uno non riesco ad essere una persona buona, il fatto che voler rimediare ad errori o il voler chiarire e continuare a crescere assieme, provare a superare certi momenti assieme, appoggiarsi nei momenti difficili(ho pensato di lasciare il viaggio a causa di un intervento subito da mio padre e ad altre difficolta' che mi hanno reso vulnerabile e debolissimo mentalmente e fisicamente) venga percepito come mancanza di rispetto verso questa persona e crei dei sentimenti esattamente opposti a quelli di amore non puo’ solo essere incomprensione da parte loro o caratteri differenti ma c’e’ anche una mia incapacita’ di affrontare questi momenti, spesso esagerando con i toni molto spesso andando oltre i limiti del rispetto e usando i punti deboli dell’altro spessissimo facendo del male profondo e duraturo con le parole.

Non voglio giustificarmi di niente, ho i miei pregi e i miei difetti, mi ritengo una persona buona e credo di non aver mai fatto male essendone felice o volutamente, spesso mi faccio piu’ male io quando dico certe cose, proprio perche’ le dico per difesa, spesso le paure e gli scheletri che il nostro passato la nostra vita ci hanno lasciato ci fanno usare degli scudi che in realta’ creano solo piu’ incomprensione e mancanza di comunicazione.

Con Eva Luna, ho vissuto senza dubbio alcuno uno dei momento piu’ belli della mia vita e sicuramente il piu’ felice, ho visstuo dentro un sogno che, con la sua magia ha creato e reso poi reale, e’ riuscita a tirar fuori doni ed energía che non sapevo avere dentro o forse non avevo mai voluto ascoltare, in ogni caso e’ riuscita a farmi sentire completo, la distanza la difficolta’ nel comunicare, le differenti lingue ed esperienze del nostro passato e una mia grandissima stupidita’ hanno fatto si che a poco a poco la facessi allontanare da me, la mia insistenza nel superare assieme questo momento e la mancanza di rispetto che lei ha percepito nel non essere in grado di lasciarle il suo spazio hanno creato tutto il resto, oggi non mi parla e credo lo faccia con molta ragione, perche’ so cosa le ho detto e so quanto difficile e’ credere nuevamente in qualcuno quando la si delude cosi. Non faccio ne la vittima ne mi sento esageratamente colpevole di niente..le cose vanno come vanno e bisogna solo prendere atto dei propri gesti e di conseguenza esserne responsabili con dignita' e a volte dovendo accettarne le conseguenze anche se ci sembrano esagerate.

Per questa ragione mi sento di essere incoerente con me stesso e credo che se prima non riesca a rispettare chi amo in vita mia, anche se poi con tutto il resto del mondo sembro essere un po’ migliore, non ha alcun senso parlare con nessuno di maschilismo e lotta contro la violenza alle donne, perche’ la violenza, oltre che alle donne in generale puo’ essere infinita anche solo con un gesto con uno sguardo o con l’indifferenza… quindi da oggi mi sento un po’ piu’ coerente lasciando questo messaggio, pur continuando a credere fermamente a quello che ho detto sulla realta' femminile.

Ad Eva Luna non posso far altro che chiedere scusa nuovamente e augurarle di essere nuevamente felice nella sua di vita. Mi dispiace per come ho gestito le cose e per quello che ho creato, di certo non e' stato niente di utile e bello per me e per lei.Perdonami!!

Se qualcuno ha ancora voglia di leggere e non si e’ stancato, approfitto oggi, dopo anni per raccontare un altro momento del mio passato, molto simile che ha a che fare con la coerenza con me stesso, sara’ una risposta per alcune persone che ammiro e che mi hanno cresciuto e si sono sempre chieste del perche’ io abbia fatto una scelta strana.

Il mio passato Scout e’ stato un momento único e fondamentale per la mia crescita, dopo anni nel clan, inizia dopo la partenza la mia aventura in comunita’ capi, solo un anno e neanche tutto, nel reparto del gruppo, con gli esploratori e guide, in quel periodo breve ma intenso ero molto felice della scelta fatta e dell’esperienza che vivevo, con tutte le differenze e le diversita’ che c’erano nella comunita’ capi, motivo secondo me di arricchimento e completezza.

In una delle riunioni settimanali, sicuramente in tantissimi o forse tutti non si rticordano neanche, io si perche’ fu la mia ultima riunione, si usci il tema della marijuana e delle droghe e il fatto di doverne parlare con i ragazzi del reparto, non sto qui a raccontare la mia di posizione sulle droghe e quello di cui si parlo' tutta la serata, il fatto e’ che avrei dovuto essere io quello che parlava ai ragazzi del tema e mi opposi dicendo che non sarei stato un buon esempio e non potevo dire quello che non pensavo a dei ragazzi di 10-15 anni che in un qualsiasi momento della vita quotidiana mi avrebbrero potuto vedere mentre mi facevo una canna o mentre me la fumavo per strada…nacque una strana, e a mio avviso controversa e ipocrita, discussione che per coerenza e con molta difficolta’ mi fece poi lasciare il gruppo.

In vita mia non sono mai stato dipendente della marijuana, avro' fumato un paio di anni e quando ho “esagerato” ne avro’ consumati una decina l’anno, pero’ quando lo facevo l’ho sempre fatto ovunque mi trovassi e con chiunque stessi, quindi anche li per essere coerente con me stesso ho lasciato una realta’ in cui per essere un educatore devi dare per primo l’esempio di cio’ che dici, avrei dovuto scegliere se lottare e lasciare il mio messaggio sulle droghe o se mettermi da parte e lasciare ad altri questo compito, non mi sono sentito di affrontare questo tema con degli adolescenti avendo la funzione di educatore, responsabilita’ che paragono a quella di diffondere un messaggio contro la violenza alle donne.

Credo di essermi dilungato troppo e sicuramente saro’ stato un “ca*%&” confuso….magari in molti penseranno ancora di piu’ che saro’ oltre la pazzia…alla fine pero’ da parte mia sto finalmente chiudendo una parte del mio passato rimasta aperta fino ad oggi e sto provando a chiedere scusa ad una persona che mi ha dato tantissimo e mi ha fatto volare ancora piu’ in alto di quanto la mi vita non avesse gia’ fatto. Senza folli che sarebbe la vita?? e comunque....

LA VITA E’ BELLA!!!!

P.s. Dimenticavo…il viaggio….sono entrato in Venezuela e adesso vi scrivo da Mracaibo…vediamo se mi animo adesso e scrivo di piu’ e senza rompervi con le mie follie…Un mega abbraccio e un bacione a tutti

La strada


"Come è strano essere lontani da <>
quando la distanza è un intero continente
e non sai neanche più dove sia la casa tua
e la <> che ti resta è quella che hai in testa."
J. Kerouac